DEFINIZIONE TIPI E USI DELLA PAROLA FRUTTA

Con la parola frutta si raggruppano comunemente vari tipi di frutti commestibili compresi alcuni che non sono propriamente frutti come le pomacee ed escludendone altri come i pomodori principalmente in base al tipo di uso che se ne fa nell'alimentazione.
Esiste una grande varietà di alberi da frutto: in tutte le regioni si coltivano le pomacee (mele e pere) e le polpose (pesche, albicocche, prugne, ciliegie e susine); nelle regioni a clima mediterraneo si coltivano anche gli agrumi (limoni, arance e mandarini) e la frutta in guscio (noci, nocciole e mandorle).

Vari tipi di frutta
I tempi di maturazione sono diversi e questo fatto permette di avere polpose in estate, agrumi in inverno, pomacee nelle stagioni intermedie.

Usi [modifica]
Molta frutta, sia fresca che secca, è usata commercialmente come cibo, mangiata fresca o in marmellate e confetture o altri tipi di conserve. Spesso la frutta è anche un ingrediente per vari piatti, specialmente i dolci. Se fresca, in genere, viene mangiata a fine pasto,anche se questa è più che altro solo un'abitudine comune . Infatti, gli esperti consigliano di consumarla sempre prima dei pasti . Il consumo d frutta, nei Paesi mediterranei , è tradizionalmente più alto rispetto ai Paesi più nordici.C'è da dire però che il consumo di tale alimento non è mai abbastanza , e sarebbe buona norma abbondare invece , variando quotidianamente , a vantaggio della nostra salute . Infatti , è provato scientificamente che un abbondante consumo di frutta (e verdura)fresca, riduca notevolmente l'insorgere di numerose malattie . In genere la frutta che riesce a fornire il maggior numero di vitamina C è l' arancia e i suoi derivati(mandarino,mandarancio ecc.)

IO PORTO LA FRUTTA

IO PORTO LA FRUTTA

lunedì 14 luglio 2008

EDUCAZIONE ALIMENTARE: SUCCESSO DELL'OPERAZIONE 'FRUTTA SNACK'

(AGI) - Bologna, 14 lug. - Risultati oltre le aspettative per FRUTTA SNACK, il Progetto Pilota di educazione alimentare finalizzato ad incrementare il consumo di frutta e verdura tra i giovani che si e' concluso con la fine dell'anno scolastico. La sperimentazione, realizzata per sei mesi in tre regioni (Emilia Romagna, Lazio e Puglia) in collaborazione con i Ministeri della Salute e della Pubblica Istruzione, gli Uffici Scolastici regionali, la consulenza scientifica dell'Universita' La Sapienza di Roma e dell'Istituto di Psicologia dell'Universita' di Bologna, ha coinvolto 82 plessi scolastici delle medie superiori (42 a Roma, 22 a Bologna, 18 a Bari) per un totale di 1.975 classi e 43.500 studenti. Il Progetto -di cui ha tenuto le fila la Centrale Sperimentazioni e Servizi Agro-Ambientali di Cesena- ha portato direttamente nelle scuole appositi distributori (vending) con prodotti ortofrutticoli in confezioni monodose pronte al consumo. Il tutto accompagnato da puntuali azioni di educazione alimentare che hanno coinvolto sia gli studenti che gli insegnanti attraverso focus group, distribuzione di materiale informativo-educativo, degustazioni, questionari distribuiti a campione, indagini sulle abitudini alimentari dei giovani in eta' scolare, incontri formativi, animazioni, concorsi attraverso i quali i ragazzi hanno comunicato ai coetanei l'importanza del consumo di frutta e verdura. Il progetto ha ricevuto l'apprezzamento incondizionato dei genitori, degli insegnanti e dei ragazzi stessi, che hanno dimostrato di poter volgere la propria attenzione alla frutta ed alla verdura (in barba alle ipercaloriche merendine) se l'approccio e' facilitato e sostenuto. Gli insegnanti hanno chiesto la prosecuzione dell'esperienza anche per i prossimi anni, poiche' un progetto educativo, seppur valido, richiede tempo per indurre modifiche stabili nei comportamenti. Ed hanno chiesto anche piu' distributori automatici, maggiori varieta' di frutta, un potenziamento della comunicazione ed un maggiore coinvolgimento dei produttori e dei genitori. (AGI)

domenica 13 luglio 2008

ATTENZIONE AI SUCCHI DI FRUTTA

Scegliere la frutta fresca al posto di una bevanda dissetante ma carica di zuccheri. Lo dicono i ricercatori americani.
I succhi di frutta aumenterebbero del 18 percento la possibilita' di contrarre il diabete. Lo sostiene una ricerca di scienziati americani di New Orleans che hanno studiato attentamente il fenomeno paragonando soggetti che si nutrivano di succhi di frutta altamente zuccherati e altri, soprattutto donne, che si sono nutriti per un periodo di tempo di frutta fresca. Ebbene, la ricerca ha messo in evidenza che chi ha bevuto succhi al posto della frutta ha il 18 percento di possibilita' in piu' di sviluppare il diabete. Per contrastare la malattia i ricercatori quindi consigliano porzioni di frutta al giorno, spinaci, cavolo verde e insalate a foglie verdi.

venerdì 11 luglio 2008

L'ALBERO DELLA MELANZANA

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CREATO ALBERO MELANZANA- POMODORO

(AGI) - Palermo, 11 lug. - Chissa' che non sia una delle risposte al problema della fame nel mondo. Un geometra palermitano con l'hobby della genetica botanica ha messo a punto l'"albero di melanzana e pomodoro". La scoperta di Giuseppe Marino e' stata ottenuta con un innesto naturale, senza Ogm, su "Solanum torvum", pianta spinosa dell'America tropicale, resistente a malattie e intemperie, che si ambienta perfettamente nelle condizioni piu' avverse e con scarsa irrigazione. L'"albero di melanzana e pomodoro" puo' essere coltivato ovunque, necessita solo di una potatura invernale e fruttifica sin da aprile fino a settembre-ottobre, fornendo ortaggi di grandi dimensioni, con caratteristiche organolettiche perfette e di qualita' addirittura superiore a quelli coltivati a terra. Giuseppe Marino, gia' noto per avere perfezionato piante di anguria gigante, da tre anni ha sperimentato con successo l'"albero di melanzana" impiantando sulle solanacee dei cultivar di vari tipi di melanzana, dalla "tunisina" alla "nostrana" fino alla "melanzana bianca". I raccolti sono stati costanti e abbondanti. Quest'anno Marino ha ottenuto con successo l'innesto di pomodoro sugli stessi alberi di melanzana. "Ho riscontrato una perfetta simbiosi - spiega - tra il 'Solanum torvum', parente stretto del 'Solanum sodomaeum' che cresce spontaneamente nei nostri giardini, e il pomodoro, che non e' altro che il 'Solanum licopersicum'". Il pomodoro cosi' innestato si svilupperebbe in maniera straordinaria e produce un'abbondantissima fioritura che cresce assai rigogliosa, promettendo frutti di eccezionali dimensioni e di ottime qualita' organolettiche. (AGI)

giovedì 10 luglio 2008

UE: FRUTTA E VERDURA GRATIS A SCUOLA

AGI News On - UE: FRUTTA E VERDURA GRATIS A SCUOLA: "(AGI) - Roma, 9 lug - Un'iniziativa lodevole che puo' contribuire a rilanciare i consumi ortofrutticoli. Cosi' la Cia-Confederazione italiana agricoltori commenta la proposta del commissario Ue all'Agricoltura Mariann Fischer Boel per distribuire gratuitamente frutta e verdure fresche nelle scuole europee. Proposta che sara' al vaglio il prossimo 15 luglio del Consiglio dei ministri agricoli e attraverso la quale si intende contrastare sia il calo delle vendite a causa dell' l'impennata dei prezzi che ha ridotto il potere d'acquisto delle famiglie che per combattere l'obesita' dei bambini."

mercoledì 9 luglio 2008

CAVOLFIORE PER PREVENIRE TUMORE ALLA PROSTATA

La vera prevenzione del tumore alla prostata? 400 grammi di broccoli o cavolfiore la settimana. Lo dimostra uno studio condotto da Richard Mithen, dell’Institute of Food Research di Norvich (Gran Bretagna), pubblicato sulla rivista scientifica Plos.

Il tumore alla prostata è uno dei tumori più comuni fra i maschi occidentali. I ricercatori hanno prelevato campioni di tessuto prostatico a uomini a rischio per questa patologia a intervalli regolari: all’inizio dello studio, poi a 6 e a 12 mesi di distanza, studiando quali geni si attivavano nelle cellule. Poi li hanno divisi in due gruppi. A uno hanno somministrato 400 g di crocifere (broccoli, cavoli, cavolfiori, crescione ecc) la settimana e all’altro 400 grammi di piselli.

Hanno così scoperto che negli uomini a dieta di broccoli si attivavano i geni che hanno un effetto protettivo nei confronti dell’infiammazione e della promozione tumorale alla prostata. Ora lo studio proseguirà negli uomini cui è stato diagnosticato un tumore allo stadio iniziale per vedere se l’alimentazione riesce a tenerlo sotto controllo.Focus.it

PESCHE

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PESCA

In epoca moderna, oltre al gusto, è necessario però porre attenzione alle caratteristiche nutrizionali dei cibi e la pesca è promossa a pieni voti. Questo frutto infatti ha un basso apporto calorico, solo 28 calorie per etto, contiene vitamine C, A, B1, B2, PP, svolge azione dissetante, diuretica e contribuisce a regolare le funzioni intestinali stimolando la secrezione dei succhi gastrici. Essendo ricca di antiossidanti, alla pesca sono riconosciuti effetti benefici e preventivi rispetto ai disturbi cardiovascolari. Un frutto bello come la pesca non poteva non trovare applicazioni anche nella cosmesi: ecco, dunque, che la sua polpa si usa per la preparazione di creme, maschere rinfrescanti per il viso, oli da bagno, saponi mentre il succo serve alla produzione di lozioni che attenuano le macchie cutanee. In generale la pesca ha sulla pelle un'azione idratante e addolcente, con un leggero effetto esfoliante. Le pesche si distinguono in vellutate a pasta gialla o bianca, glabre dette nettarine (pesca-noce) e percoche, frutti adatti alla preparazione delle cosiddette pesche sciroppate. Nella scelta del frutto vanno evitati i pezzi molli e che presentano ammaccature; inoltre, si deve rammentare che le pesche continuano a maturare anche dopo la raccolta e, quindi, vanno conservate in frigorifero in un sacchetto di carta da pane (quelli marroni, per intendere) che trattengono l'umidità e l'etilene, un gas naturale che stimola proprio la maturazione.

LA LEGGENDA DELLA PESCA

Secondo una leggenda, la coltivazione della pesca non è appannaggio di un contadino, ma di un pescatore che trovò nella pancia di un grosso pesce uno strano nocciolo; lo interrò davanti alla sua capanna ed in primavera l'albero fiorì e poi produsse il frutto cui venne dato il nome di pesca, in omaggio alla provenienza.

martedì 8 luglio 2008

FRUTTIVENDOLI IN ESTINZIONE

scripta manent... - Libero Community - Blog: "Il fatto è che delle volte mi capita di pensare, pensare è un parolone, sono solo brevi riflessioni.
Stamane mi sono interrogata sul futuro di alcune professioni. Il ciabattino, l’arrotino, l’impagliatore di sedie, l’impiegato con il grembiule nero e i copri maniche bianche, il tappezziere, la sarta, l’ombrellaio… per non parlare poi delle sirene delle ditte che alle 17,00 in punto suonavano a gran voce. Di tutto ciò è rimasto solo il ricordo.
Credo che anche il lattaio e il fruttivendolo siano in estinzione, perché per comprare delle pesche da un fruttivendolo vero ho dovuto percorrere diversi chilometri. Quando l’ho trovato la soddisfazione è stata enorme: il proprietario era seduto dietro il registratore di cassa, sono stata servita da una commessa in grembiule azzurro ed entrambi avevano il viso cordiale.
So di essere strana, ma a me questa semplicità retrò piace proprio tanto."

venerdì 4 luglio 2008

LA FRUTTA DELLA PASSIONE

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L'ANGURIA SOSTITUTO NATURALE DEL VIAGRA

L'afa di questi giorni aveva già fatto esplodere i consumi di anguria, ma adesso una notizia che arriva dagli Stati Uniti potrebbe far incrementare ulteriormente le vendite. Secondo uno studio scientifico di alcuni ricercatori texani, infatti, l'anguria è il vero 'frutto della passione', in grado di aumentare la libido, già potenziata dalle atmosfere estive. Anzi, dietro all'umile cocomero si nasconde il sostituto naturale del Viagra, perchè il cocomero avrebbe gli stessi effetti dei farmaci utilizzati per combattere le disfuzioni erettili agendo sui vasi sanguigni, dilatandoli. 'Quanto più studiamo questo frutto, tanto più ci convinciamo delle proprietà stupefacenti che ha', ha spiegato il direttore della ricerca."

giovedì 3 luglio 2008

FRUTTA O VERDURA

Superfoods, i dicei cibi che non possono mancare nella dieta Alimentazione sana e diete: "In inglese si chiamano superfoods e sono quei cibi che abbiamo abitualmente in casa, ma di cui non conosciamo tutte le potenzialità e crediamo siano banalmente frutta o verdura, ignorando il loro potenziale nutrizionale.
In ordine sparso, appartengono a questa lista i pomodori, i broccoli, l’aglio, gli agrumi, le noci, il salmone, gli spinaci, il tacchino, l’avena e i frutti di bosco. Tranne gli ultimi, difficili da reperire freschi, sono o non sono alimenti che tutti abbiamo in casa?"

mercoledì 2 luglio 2008

MELONE

Il caldo e le vacanze fanno venire voglia di piatti freschi, veloci e leggeri. Uno degli alimenti amatissimi nella stagione estiva è il Melone che si presta perfettamente a saziare e refrigerare in questo periodo dell’anno. Il melone è una pianta erbacea annua, a fusto strisciante, originaria dell’Asia (anche se c’è chi sostiene che provenga dall’Africa) già conosciuta all’epoca dei romani. E’ sempre stato apprezzato, fin dall’antichità, per i suoi frutti commestibili e dolci e per le sue virtù terapeutiche. Il melone è un frutto tipicamente estivo, ricco di zucchero, vitamina A e C e con un buon potere saziante.
Esistono tre varietà di meloni, due estive e una invernale.
I meloni cantalupi o zatte sono grandi, lisci e molto profumati e la loro buccia è solcata. Questi meloni maturano d’estate e hanno una conservazione molto breve.
I meloni retati hanno la superficie percorsa da linee rilevate e hanno una forma oblunga. La loro buccia è sottile e anche loro maturano in estate.
La varietà di melone che matura in inverno è quello tardivo, con una forma allungata ed un colore giallo pallido. Il tardivo è poco profumato ma molto dolce.
I meloni vengono consumati come antipasto o spesso anche come piatto unico accompagnati dal prosciutto crudo, tradizionalmente quello di Parma (dolce) ma molti consigliano di abbinare invece un prosciutto più saporito (come quello di Norcia). Il melone deve essere servito fresco, a differenza del prosciutto che deve essere tolto dal frigorifero almeno mezz’ora prima, e tagliato a fette dopo avere eliminato i semi piatti che ha al centro ed averlo sbucciato.
In Europa i maggiori produttori di meloni sono Spagna, Romania, Francia e Italia, nel mantovano e a Pachino in Sicilia. Il 60% della produzione mondiale proviene però dall’Asia.